Vi dico una cosa: con la farina di castagne si possono fare delle buonissime tagliatelle perché è un frutto ricco di amido, quasi quanto la pasta.
Ma a differenza della pasta, è ricco anche in fibra, quella fibra che non fermenta
ma che aiuta a svuotare l’intestino.
Possono essere mangiate
fresche, bollite, arrostite o secche. Io le adoro arrostite…
Proviamo a fare una classifica per capire la differenza (su
100 gr di castagne) in base alle preparazioni:
1)
Bollite.
Meno calorie, meno amido, meno zuccheri rispetto tutte le preparazioni; stessa
quantità di fibre di quelle fresche.
2)
Arrostite.
Più caloriche di quelle bollite e fresche, ma ricche di fibra.
3)
Fresche.
Troviamo sodio e potassio, la cui quantità potrebbe essere alta per chi soffre
di ipertensione e problemi renali. Ma anche calcio e fosforo in quantità
modeste.
4)
Secche. Le
più caloriche, ricche in amido, sodio, potassio, ma con una buona quantità di
calcio e fosforo.
Tra i 4 modi di mangiare le castagne,
in un regime alimentare controllato consiglio quelle bollite e arrostite.
Porzione che potrebbe andare bene come spuntino (media 90
calorie):
-
Bollite
80 gr
-
Arrostite 60 gr
-
Fresche 50 gr
-
Secche
30 gr
(Ricordando che in caso di diete a basso quantitativo di
sodio e/o potassio è meglio evitare sia le castagne fresche che quelle secche)
Se le gradiamo a fine
pasto, cerchiamo almeno di ridurre il consumo di pasta e/o pane per evitare un
eccessivo consumo di carboidrati.