Il dietista elabora, formula e attua le diete prescritte dal medico!
E meno male aggiungerei io!
Da anni viene messa in evidenza la necessità, per il dietista, di ricevere la prescrizione del medico per elaborare la dieta, come se fosse un qualcosa a discapito della nostra figura o del paziente stesso.
Al posto del paziente, veramente mi sentirei rassicurato.
E sapete perchè?
La diagnosi è un atto MEDICO. E quindi, nel momento in cui ricevo un signore, non posso stabilire se ha o meno delle patologie.E' il medico che mi deve indicare lo stato di salute del paziente!!!
E' una tutela importantissima per i nostri amati pazienti. Non fosse così, rischieremmo con una alimentazione non adatta a peggiorare delle patologie in atto...e con la salute delle persone non si scherza!
giovedì 22 ottobre 2015
mercoledì 1 luglio 2015
Dolcissimo miele....
Definito da
Aristotele “Una sostanza che cade dall’aria, specialmente al sorgere delle
stelle e quando si incurva l’arcobaleno”….., il miele è una alimento naturale
che le api producono con duro e meticoloso lavoro.
Considerato un
alimento di lusso, dal sacro valore e origine divino, le prime testimonianze
risalgono al 2400 a.C. attraverso una pittura rinvenuta in Egitto.
Un alimento
dalle origini antichissime, usato come condimento, dolcificante e come
conservante, era anche simbolo di rigenerazione dopo la morte e quindi usato
nei culti funerari ad Atene.
Il miele è
costituito da acqua (18% circa) e da piccole quantità di proteine, vitamine,
polline….ma soprattutto da zuccheri. In particolar modo dal 40-45% di fruttosio,
35-40% di glucosio e 4-10% di saccarosio.
Alimento
fortemente energetico, svolge molti
effetti benefici nel nostro corpo.
Riconosciuto
dalla letteratura scientifica come alimento dall’importante proprietà
antibatterica e antibiotica grazie alla Defensina 1, presente nel sistema
immunitario delle api. In quantità minima nel miele, svolge una efficace
attività antibatterica e antinfiammatoria in presenza di ustioni, ferite,
ulcere (anche del piede diabetico).
Ha un effetto
dolcificante superiore allo zucchero, quindi ne usiamo di meno e dolcifichiamo
di più e sembra riduca la glicemia e l’insulinemia in soggetti diabetici.
Attenti però al
consumo eccessivo, perché in tal caso, l’elevato contenuto in fruttosio
contenuto nel miele potrebbe predisporre al diabete, aumentare il colesterolo
“cattivo”, portare allo sviluppo di gotta e predisporre alla sindrome
metabolica.
Alimento
prezioso, ma sempre senza esagerare….
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sabato 7 febbraio 2015
Ancora obesità.....
Da qualche giorno
compare su facebook un articolo con tanto di foto, di una modella di 26 anni
che ammette di sentirsi sexy e molto bella nonostante qualche chiletto in più.
Per curiosità ma anche per deformazione professionale ho voluto leggere il
breve articolo e i commenti su di esso.
Assurdo come noi donne
possiamo essere cattive! (E nomino le donne perchè dovrebbero capire di più) Ma come si può insultare una tale bellezza. Leggere
addirittura “Fa schifo”. Per quale motivo la società moderna debba considerare “schifo”
una donna in sovrappeso io non lo capisco.
È vero che l’obesità è
una malattia che può predisporre a malattie ancora peggiori, ma è vero anche che
si può avere dei chili in più senza essere malati. Mangiare bene, muoversi,
avere quindi uno stile di vita sano, non necessariamente conduce al normopeso!
Conduce al benessere, che è diverso!
Con questo non voglio
parlare bene dell’obesità, sia ben chiaro. Ma col mio lavoro vedo quanti
sacrifici fanno le persone obese per perdere peso (la maggior parte delle volte
per poter stare al mondo senza essere giudicate male). Noi magri non abbiamo
idea di quello che vivono. Di quanto sia frustrante non riuscire a “stare in
forma”.
E per quanto io possa
incoraggiare a fare del loro meglio, perché già quello è un successo (a
prescindere da quanti chili si perdano), mi rendo conto che le difficoltà e il
disagio permangono!
venerdì 6 febbraio 2015
Obesità infantile
L’italia è tra i
primi posti in Europa per sovrappeso e obesità.
Gli ultimi
risultati della raccolta dati Okkio alla Salute del 2014 (il sistema di sorveglianza promosso dal Ministero della Salute, coordinato dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali) hanno rilevato che:
·
i
bambini in sovrappeso sono il 20,9%
·
i bambini
obesi sono il 9,8%
·
le
prevalenze più alte si registrano nelle Regioni del sud e del centro.
É
inoltre emerso che la colazione viene saltata o non è adeguata. Il 50 % dei
bambini fa una merenda abbondante. Elevato è il consumo di bevande dolci e/o
zuccherate mentre scarso è il consumo di frutta e/o verdura.
E per ultimo, non meno importante, molti bambini sono
sedentari.
Il dato ancor più sconcertante è che il 38% delle madri di
bambini in sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso
di peso e solo il 29% delle madri pensa che la quantità di cibo da lui assunta
sia eccessiva. (fonte www.salute.gov.it).
Questi i dati di
Okkio alla Salute.
Purtroppo
personalmente continuo ad aver riscontro con questi dati. Incontri di educazione
alimentare presso le scuole primarie della mia zona hanno evidenziato un alto
tasso di sovrappeso e obesità (i dati sono in corso di elaborazione e a breve
verranno trasmessi tramite incontri con i genitori). E nel mio studio attuo
percorsi di educazione alimentare a bambini a partire dai 3 anni.
Le problematiche
da superare in realtà, riguardano l’atteggiamento dei familiari. I bambini si
rivelano molto furbi, intelligenti e imparano prestissimo a “raggirare” il
genitore o comunque gli affetti che vivono accanto a lui. Capricci, pianti
isterici, occhi dolci, abbracci smielati fanno parte delle loro tattiche per
ottenere quello che vogliono….e quasi sempre, purtroppo, ci riescono!
Non colpevolizzo
il familiare, perché dopo una giornata di lavoro o di stanchezza è facile
cedere ai capricci del bambino. É
brutto dirlo ma pur di “non sentire piangere o urlare” nostro figlio, alla fine
cediamo ai loro desideri.
Per non parlare
del genitore col “cuore debole”…..che fatica a dire di no davanti a degli
occhioni imploranti una merendina o delle patatine quando si va a fare la
spesa.
In realtà basta
davvero molto poco per cambiare le cose…piccoli cambiamenti ai comportamenti che
rendono tutto più semplice.
Lo dobbiamo ai nostri figli.
Perché l’obesità
non è solo un problema di salute, ma un problema sociale! Il giovane obeso
viene deriso, messo da parte, insultato, giudicato….
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