venerdì 6 febbraio 2015

Obesità infantile

L’italia è tra i primi posti in Europa per sovrappeso e obesità.  
Gli ultimi risultati della raccolta dati Okkio alla Salute del 2014 (il sistema di sorveglianza promosso dal Ministero della Salute, coordinato dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Localihanno rilevato che:
·         i bambini in sovrappeso sono il 20,9%
·         i bambini obesi sono il 9,8%
·         le prevalenze più alte si registrano nelle Regioni del sud e del centro.
É inoltre emerso che la colazione viene saltata o non è adeguata. Il 50 % dei bambini fa una merenda abbondante. Elevato è il consumo di bevande dolci e/o zuccherate mentre scarso è il consumo di frutta e/o verdura.
E per ultimo, non meno importante, molti bambini sono sedentari.
Il dato ancor più sconcertante è che il 38% delle madri di bambini in sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso di peso e solo il 29% delle madri pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. (fonte www.salute.gov.it).
Questi i dati di Okkio alla Salute.
Purtroppo personalmente continuo ad aver riscontro con questi dati. Incontri di educazione alimentare presso le scuole primarie della mia zona hanno evidenziato un alto tasso di sovrappeso e obesità (i dati sono in corso di elaborazione e a breve verranno trasmessi tramite incontri con i genitori). E nel mio studio attuo percorsi di educazione alimentare a bambini a partire dai 3 anni.
Le problematiche da superare in realtà, riguardano l’atteggiamento dei familiari. I bambini si rivelano molto furbi, intelligenti e imparano prestissimo a “raggirare” il genitore o comunque gli affetti che vivono accanto a lui. Capricci, pianti isterici, occhi dolci, abbracci smielati fanno parte delle loro tattiche per ottenere quello che vogliono….e quasi sempre, purtroppo, ci riescono!
Non colpevolizzo il familiare, perché dopo una giornata di lavoro o di stanchezza è facile cedere ai capricci del bambino. É brutto dirlo ma pur di “non sentire piangere o urlare” nostro figlio, alla fine cediamo ai loro desideri.
Per non parlare del genitore col “cuore debole”…..che fatica a dire di no davanti a degli occhioni imploranti una merendina o delle patatine quando si va a fare la spesa.
In realtà basta davvero molto poco per cambiare le cose…piccoli cambiamenti ai comportamenti che rendono tutto più semplice.  
Lo dobbiamo ai nostri figli.

Perché l’obesità non è solo un problema di salute, ma un problema sociale! Il giovane obeso viene deriso, messo da parte, insultato, giudicato….

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